Condomini morosi: come difendersi

Negli immobili in condominio le spese necessarie per la conservazione e il godimento della cosa comune, così come quelle relative ai servizi e alle innovazioni di interesse collettivo, sono a carico dei singoli condomini in misura proporzionale al valore delle singole proprietà. Tuttavia, può capitare che non tutti gli inquilini siano in regola con i pagamenti e che il creditore intenda aggredire pro quota il patrimonio del condomino in regola con i pagamenti per ripianare il debito. Ma tale azione non può essere intrapresa senza dar prova che prima siano state tentate tutte le procedure esecutive (mobiliari, immobiliari e presso terzi) infruttuosamente. A chiarirlo è il Tribunale di Monza che, nel  provvedimento stilato il 27 aprile 2016, fornisce una sorta di vademecum per il recupero crediti condominiali illustrando gli obblighi di fornitori, amministratori e condomini.

In particolare, la riforma del condominio (legge 220/2012) ha introdotto il principio di solidarietà sussidiaria del debito, ma ha previsto altresì dei meccanismi atti a tutelare i creditori e i condomini in regola con i pagamenti.

 

Decreto di ingiunzione

In presenza di morosi nel condominio, l’amministratore ha l’obbligo di riscuotere i contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea entro sei mesi. Per velocizzare i tempi, l’amministratore può rivolgersi a una società di recupero crediti e ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo.

 

L’inerzia dell’amministratore

La riforma stabilisce che entro i sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, l’amministratore deve adire l’autorità legale per il recupero del credito. In caso contrario rischia la revoca giudiziaria dall’incarico.

 

Trasparenza

L’amministratore è obbligato a fornire i dati personali dei condomini morosi alla società creditrice.

 

Pignoramento

Il creditore può chiedere il pignoramento del conto corrente condominiale, ma per la sola parte che riguarda le somme versate dai condomini morosi.

 

Tutela per i condomini in regola

L’amministratore può contestare il pignoramento del conto se esso non contiene versamenti del condomino moroso e, in ogni caso, per la parte che concerne le somme dei condomini in regola con le quote da pagare.

Articolo scritto in collaborazione con Inveniun