Spesso può esserci una certa confusione quando si parla di conto corrente e conto deposito: vediamo quali sono le principali differenze tra i due prodotti.
Lo scenario odierno per quanto riguarda i prodotti finanziari e le varie soluzione di cui i clienti possono avvalersi per tutelare i propri risparmi e farli fruttare è piuttosto complesso: spesso infatti è necessario avere almeno alcune nozioni base di economia per non rischiare di investire i propri risparmi in un prodotto finanziario non adatto alle proprie esigenze e magari perdere tutto nel giro di poco tempo.
Quando ci si trova a dover decidere dove depositare i propri soldi faticosamente guadagnati, la sensazione è spesso quella di doversi districare in una giungla di offerte bancarie che sembrano però non rispondere mai fino in fondo al proprio bisogno, nascondendo pericolose clausole non dette che possono portare a qualche spiacevole sorpresa.
Il metodo più tradizionale per gestire i propri risparmi è il conto corrente, che spesso altro non è che un salvadanaio elettronico in cui l’utente può depositare e prelevare somme di denaro senza particolari vincoli o problemi. Le cose da tenere a mente nella scelta di un conto corrente non sono poi molte: bisogna innanzi tutto verificare che tipo di tutele esso offra nei confronti del consumatore, inoltre è buona norma informarsi su quanto costi l’imposta di bollo annuale relativa e quale sia il tasso di interesse. Questi ultimi due in particolare sono i punti dolenti che fanno storcere il naso al consumatore: l’imposta di bollo è infatti tanto più alta quanto più cospicuo è l’ammontare di denaro depositato, mentre il tasso di interesse è generalmente molto basso. I vantaggi sono quindi legati alla praticità di poter versare e prelevare il denaro a piacimento, di poter attivare il servizio di domiciliazione bancaria per diverse spese e di poter disporre il pagamento di bonifici e quant’altro da un’unica piattaforma.
Se invece si sta cercando un prodotto finanziario simile al conto corrente, ma più sicuro e che garantisce un tasso di interesse molto più alto, sarà buona norma documentarsi sul conto deposito vincolato: il conto deposito è un prodotto finanziario che permette all’utente di vincolare una certa somma per un determinato periodo di tempo (solitamente non inferiore ai 12 mesi) e maturare su di esso un tasso di interesse molto buono. La differenza principale tra il conto corrente e il conto deposito risiede nel fatto che nel secondo caso l’utente non può disporre liberamente della somma depositata, che viene vincolata per il numero di mesi prescelto e non può quindi essere prelevata. La ricompensa per non poter disporre del proprio denaro per qualche mese è però la possibilità di maturare un tasso di interesse molto più alto di un conto corrente (generalmente superiore al 1,30%) e di essere tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, un ente che assicura un risarcimento fino a 100.000 in caso la banca che offre il servizio dovesse fallire.